Girl Power

Vi avevo promesso il gossip e gossip sia..
Gui Fei : l'outsider che conquistò l'Imperatore, scatenò gelosie, fece crollare un impero senza nemmeno scompigliarsi lo chignon.
Conosciuta come Yang Gui Fei, è da considerarsi una delle figure storiche più celebri e strategicamente potenti legate alla storia della Cina imperiale.
Gui Fei non era solo bella, era super charmante !
La nostra fanciulla fu una delle concubine più amate dall'Imperatore Xuanzong della Dinastia Tang, che regnò dal 712 al 756. La straordinaria figura di questa donna è diventata un simbolo, forse un po' idealizzato, per la cultura cinese, non solo per la sua storia personale ma anche per il simbolismo che si porta appresso.
La sua figura è diventata un'icona culturale e , quindi, un soggetto ricorrente in letteratura, arte e opere musicali.
E' necessario collocare storicamente Gui Fei in un periodo di sfolgorante splendore ma anche di importanti rivolte e repentini declini. Durante l'inizio dell' VIII secolo, Xuanzong, rafforzò il suo potere, portando il suo impero ad una prosperità senza precedenti. A tale incredibile ascesa seguì un inevitabile declino che i taoisti identificavano in un principio caposaldo del loro pensiero : "le situazioni si invertiranno al raggiungimento di un estremo" (wu ji bi fan).
Noi lo semplifichiamo : dopo una salita, troverai inevitabilmente una discesa.
In questa precaria situazione in cui il potere imperiale andava ad indebolirsi, l'Imperatore XuanZong era un po' distratto.
Da chi secondo voi?
Dalla sua concubina, a cui, tanto per non dare nell'occhio e non far ingelosire nessuno a corte, aveva dato il titolo di Preziosa Consorte (Gui Fei, appunto), ovvero il più alto rango per le consorti imperiali.
Per farla breve, come avrete compreso, Gui Fei non era quindi una semplice concubina : era la superstar della corte. Pensate ad un'influencer di oggi, ma con più vestiti di seta, qualche neurone (pardon... dragone) in più ed il potere di mandare in tilt tutto l'impero con un sorriso.

Il nostro imperatore innamorato, abbagliato dallo splendore della donna, passava il suo tempo a decidere quale dono fosse più appropriato per gratificare la sua amata, quale luogo potesse ancora stupirla o quale gioiello potesse illuminare la sua già folgorante bellezza. E con tutti questi pensieri per la testa, perse un po' di vista il vero compito del suo prestigioso ruolo : tenere in piedi un regno. Quindi, mentre i problemi aumentavano da ogni dove (generali, un tempo ammiratori che attuavano attacchi militari di portata epica, corruzione di funzionari, insubordinazioni del popolo, carestie...), i due piccioncini vivevano nella loro bolla d'amore.
Non poteva finire bene.

Infatti la bolla scoppia, tutto precipita in modo repentino, l'esercito ribelle, guidato dal generale An Lushan arriva fino alle porte della capitale Tang, costringendo l'imperatore , la sua amata e molti membri della corte a fuggire. Il seguito di Xuanzong non era preparato ad un attacco militare così efferato e, mentre cercavano rifugio sulle montagne, stremati, feriti e ormai sconfitti, tutti i membri dell'esercito chiesero al suo imperatore di eliminare all'origine la causa del loro declino : la concubina Gui Fei, che aveva distratto il regnante dai suoi doveri.
E lui cosa fa?
Cosa fa?
Accetta.
Eh sì, la veste di sete pregiate, la ricopre di fiori profumati ma acconsente che la sua amata venga uccisa.
"Quando si fece tappa a trenta miglia dalle porte occidentali della capitale, i soldati della guardia rifiutarono di proseguire e pretesero, implacabili, che la bella dalle ciglia di falena venisse a morire dinanzi ai loro cavalli. Caddero a terra gli splendidi monili intarsiati d'oro. Nessuno li raccolse. Chi si curò delle piume smeraldine, degli uccellini dorati degli spilloni di giada? Il sovrano, disperato, si coprì il volto Non poteva fare più nulla per lei Quando riaprì gli occhi, lacrime e sangue erano stati versati insieme arida polvere ricopriva il terreno ed il vento soffiava triste e desolato".
La "Canzone dell'Eterno Rimpianto" con cui il poeta Bai Juyi celebrava l'amore tra l'imperatore e la concubina. Struggente quanto basta, cantava con belle parole (e forse qualcosa in più) ciò che vi ho raccontato oggi.

La tragica, ma prevedibile fine dell'amore tra Xuanzong e Gui Fei ha trasformato questa storia in un simbolo di amore romantico ma fatale. Gui Fei epiteto di una bellezza distruttiva e fragile. La sua fama ed il suo conseguente potere non potevano essere ricondotti solo alla sua bellezza, bensì all'influenza che essa esercitava sull'imperatore e sulle politiche imperiali, portandolo all'inevitabile caduta.
Si, certo è che Xuanzong non è che si sia comportato proprio benissimo. A tal proposito potrei trovare non poche similitudini con più attuali uomini di potere, ma mi taccio e lascio a voi le conclusioni.